La dignità umana nel pensiero sartriano, in particolare ne L’esistenzialismo è un umanismo, è strettamente collegata ai concetti di scelta e libertà. Infatti,
l’uomo non è legato a un’essenza predeterminata, ma deve progettarsi e
costruirsi attraverso le proprie azioni.
Nel corso della storia occidentale, il concetto di dignità è da sempre
diviso tra due posizioni, a partire da ciò che nella cultura greca veniva
definito con i due termini aretè e timè: la dignità è qualcosa che si ha, ma
anche qualcosa che si deve conquistare. Questa divisione manca invece nel
pensiero cinese, poichè la dignità è identificata con il comportamento
armonioso in pubblico e con la reputazione.
Forte è anche la corrente che associa la dignità al fare, dal
momento che l’uomo è l’unico tra gli esseri viventi a possedere la capacità di plasmare
la realtà secondo il proprio volere. Seguendo questo ragionamento approdiamo all’ingegneria
e a come essa influenzi la dignità, sia attraverso progetti che la tutelano sia
per mezzo di strumenti che la ostacolano. Infatti, da una parte la realizzazione di protesi e dispositivi ausiliari consente a coloro che presentano disabilità fisiche di recuperare la propria autonomia, dall'altra la progettazione di macchine sempre più avanzate rischia di ridurre l'uomo a un semplice meccanismo. Così facendo, però, si perde il legame tra dignità e lavoro, che Primo Levi aveva colto anche in un contesto drammatico come quello dei campi di concentramento.
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