venerdì 14 giugno 2019

Conclusioni


La dignità umana nel pensiero sartriano, in particolare ne L’esistenzialismo è un umanismo, è strettamente collegata ai concetti di scelta e libertà. Infatti, l’uomo non è legato a un’essenza predeterminata, ma deve progettarsi e costruirsi attraverso le proprie azioni.

Nel corso della storia occidentale, il concetto di dignità è da sempre diviso tra due posizioni, a partire da ciò che nella cultura greca veniva definito con i due termini aretè e timè: la dignità è qualcosa che si ha, ma anche qualcosa che si deve conquistare. Questa divisione manca invece nel pensiero cinese, poichè la dignità è identificata con il comportamento armonioso in pubblico e con la reputazione.

Forte è anche la corrente che associa la dignità al fare, dal momento che l’uomo è l’unico tra gli esseri viventi a possedere la capacità di plasmare la realtà secondo il proprio volere. Seguendo questo ragionamento approdiamo all’ingegneria e a come essa influenzi la dignità, sia attraverso progetti che la tutelano sia per mezzo di strumenti che la ostacolano. Infatti, da una parte la realizzazione di protesi e dispositivi ausiliari consente a coloro che presentano disabilità fisiche di recuperare la propria autonomia, dall'altra la progettazione di macchine sempre più avanzate rischia di ridurre l'uomo a un semplice meccanismo. Così facendo, però, si perde il legame tra dignità e lavoro, che Primo Levi aveva colto anche in un contesto drammatico come quello dei campi di concentramento.


 

Ingegneria e dignità

L’ingegneria si impegna in vari campi per essere garante o promotrice della dignità umana.

Si può pensare, per esempio, a come l’ingegneria chimica ed alimentare sia costantemente alla ricerca di metodi per rendere le colture più resistenti ed incrementare la loro produttività, in modo da poter soddisfare i bisogni alimentari di sempre più persone, combattendo la fame nel mondo.

Oppure si può vedere come l'ingegneria meccanica e biomedica siano in continuo lavoro per progettare supporti o protesi (come occhiali, arti meccanici, sedie a rotelle, apparecchi acustici ed altro) che possano sopperire o parzialmente compensare alcuni tipi di disabilità motoria o fisica. 

Ancora, l’ingegneria civile spesso tratta progetti che cercano di rendere il panorama urbano e gli edifici accessibili liberamente anche a coloro che sono su una sedia a rotelle o che possiedono una mobilità ridotta.

Dunque, sono diversi gli ambiti in cui l'ingegneria può influenzare la dignità umana, sia in senso positivo che negativamente.

Aretè e timè: Grecia Antica


LA CULTURA GRECA: ILIADE E ODISSEA

L’uomo omerico agisce sempre sul piano dell’azione e della ricerca della gloria. La vita è sempre vista nella prospettiva della morte, quale una serie di conquiste personali volte all’affermazione di sé. È meglio vivere poco e morire gloriosamente, piuttosto che vivere a lungo ma mediocremente. 

I termini greci per tratteggiare il concetto dignità sono tre:
-          Aretè, onore derivante dalle proprie gesta e azioni;
-          Timè, prestigio ereditato dal genos, dalla famiglia di appartenenza;
-          Kleos, gloria tributata a una persona dopo la sua morte.

LA FILOSOFIA GRECA: PLATONE E ARISTOTELE

Passando a una trattazione prettamente filosofica, Platone conferisce all’anima un tratto divino: l’anima ha origine divina, se riesce ad andare oltre la percezione delle cose sensibili, per volgersi al mondo intellegibile. Non si tratta di un’esaltazione della dignità della persona in quanto tale. Infatti l’uomo acquisisce dignità e divinità nella misura in cui perde umanità, si estranea dal mondo tangibile per mezzo della sua razionalità e guarda al mondo delle idee. 

Nemmeno Aristotele giunge a definire un concetto di intrinseca dignità dell’uomo in quanto tale. Vi è continuità con il pensiero platonico: l’uomo è definito il più divino tra gli animali, che può raggiungere livelli di eccellenza attraverso l’esercizio della razionalità, la più alta facoltà di cui è in possesso.

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